Cinque miliardi di risparmi in sei mesi: la controproposta delle Province

Cinque miliardi di risparmio nei prossimi 6 mesi per le casse pubbliche, senza un bagno di lacrime e sangue. Non è un sogno ma una proposta organica, quella presentata dall’UPI, l’Unione delle Province Italiane: una legge nazionale che indica la strada per arrivare, entro sei mesi, all’istituzione delle Città metropolitane, alla riduzione delle Province, al conseguente riordino degli Uffici periferici dello Stato e alla cancellazione degli enti strumentali (società, agenzie, consorzi).

È  un contributo fattivo per una vera riforma istituzionale. Le norme contenute nel decreto Salva Italia di Monti non porteranno alcun risparmio e anzi, aumenteranno la spesa pubblica gettando i territori in un lungo periodo di caos. Le province vogliamo aiutare il Governo in questo processo di riforma che condividono appieno, per questo la proposta è fortemente innovativa, a partire dalla istituzione delle città metropolitana, comporta una forte riduzione del numero delle Province e del numero degli uffici dello Stato.

Soprattutto, cancella tutti gli entri strumentali, le agenzie, le spa, che sono il vero costo della politica: il taglio netto sarà di 24 mila poltrone nei consigli di amministrazione. Le Province presentando la proposta chiedono al Governo e al Parlamento, sia nella Commissione paritetica per le riforme istituzionali che attraverso i partiti politici, di dare seguito a questo processo virtuoso”.

Il famoso Salva Italia con l’operazione province prevede un risparmio ipotetico di 65 milioni di euro. Attraverso questa proposta si potrà arrivare ad un risparmio certo di almeno 5 miliardi di euro, da qui ai prossimi 6 mesi. 2,5 miliardi verranno dalla riorganizzazione degli uffici periferici dello Stato, 1,5 miliardi dalla cancellazione delle società e degli enti strumentali, 1 miliardo dalla riduzione e dall’efficientamento delle Province. Sono numeri importanti, ma soprattutto dimostrano la piena volontà delle Province di sostenere concretamente il Governo nel percorso di riforma del Paese

 

Pubblicato: 10 febbraio 2012
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