E’ il 75° anniversario della Festa della Liberazione dell’Italia dal nazifascismo: una ricorrenza “diversa”, quest’anno, che le circostanze ci chiedono di vivere in modo diverso, nelle nostre case, ma pur sempre uniti e con non minore intensità.
Nella nostra Provincia è stato altissimo il contributo dato a quella lotta di liberazione e il sacrificio di vite umane per la conquista della libertà ed è rappresentato da una medaglia d’oro, quella al valor militare affissa sul nostro Gonfalone, la prima in Italia e dalla motivazione di quella medaglia che vi invitiamo a rileggere.
“Ardente focolare di vivido fuoco, all’inizio dell’oppressione nazi-fascista sprigionò la scintilla che infiammò i suoi figli alla Resistenza. Vinse la fame con il leggendario sacrificio delle sue donne e dei suoi ragazzi sanguinanti sugli impervi sentieri; subì dovunque stragi, devastazioni e rappresaglie atroci; si abbarbicò alle natie montagne facendo del gruppo delle Apuane la cittadella inespugnata della libertà. In epici combattimenti irrise per nove mesi al nemico e lo vinse; santificò il suo dolore ed il sangue dei suoi caduti, offrendoli come olocausto alla difesa della propria terra ed alla redenzione della Patria.”