Nella Sala della Resistenza del Palazzo Ducale di Massa si è insediato il nuovo consiglio provinciale eletto domenica 12 ottobre nel corso delle consultazioni di secondo livello che hanno visto come corpo elettorale sindaci e consiglieri dei 17 comuni che formano la provincia che hanno scelto i nuovi componenti tra due liste di loro colleghi.
Dopo i saluti, i complimenti e gli auguri ai neo eletti si è passati all’accertamento dei requisiti per l’elettorato passivo per la carica di presidente e consigliere. Il presidente, Narciso Buffoni, ha poi pronunciato la formula di rito del giuramento. Successivamente ha comunicato al consiglio di volersi avvalere in qualità di vice presidente della collaborazione del consigliere Ugo Malatesta.
Nelle comunicazioni il presidente Buffoni ha poi parlato di quelli che saranno i prossimi appuntamenti del consiglio: innanzitutto la nomina di una commissione ad hoc per la stesura del nuovo statuto, che dovrà essere approvato entro la fine dell’anno dal consiglio, dopo che lo stesso sarà stato preso in esame dall’assemblea dei sindaci, l’altro organo previsto nella riorganizzazione e trasformazione delle province in enti di secondo livello. Se ne parlerà comunque ad inizio novembre dopo che sarà stato fatto il punto a Roma con le altre province in un incontro presso l’Unione delle province italiane e una riunione, entro fine mese, a Firenze, con l’unione a livello toscano. Sempre nella prossima seduta saranno presentate e discusse le linee programmatiche della neo maggioranza (formata dalla lista Centrosinistra per Massa-Carrara).
Buffoni nel suo saluto finale ha comunque fornito qualche anticipazione partendo da una riflessione generale sulla politica. “Non esiste una vecchia e una nuova politica, esiste una buona o una cattiva politica, e la prima non può prescindere dall’essere fatta nell’interesso generale. Non dico, ha aggiunto, che sarò, con una formula fin tropo facile, il presidente di tutti, ma vi prometto che non siederò mai a nessun tavolo con una posizione preconcetta. Chiedo a tutti, al di là di ogni singola appartenenza, la più profonda collaborazione perché abbiamo un lavoro comune da fare, difficile, ma nell’interesse di tutti”. Tre le priorità che il presidente Buffoni ha indicato al consiglio sin d’ora: dissesto idrogeologico, gestione dei rifiuti e infrastrutture.