“Non declineremo nessuna responsabilità. Potrei dire che sono qui da pochi giorni, ma sarebbe un alibi stupido: dobbiamo assumerci le nostre responsabilità perché un’istituzione esiste senza soluzione di continuità. Non sono un tecnico ma per quello che ho voluto e potuto vedere fin dall’immediatezza dell’alluvione di Carrara ci sono state importanti discrepanze tra progettazione ed esecuzione dei lavori. E su tutto questo faremo assoluta chiarezza. Oltre alla commissione della Regione infatti nel prossimo consiglio provinciale del 14 novembre nomineremo una commissione d’indagine composta anche da tecnici che ci dovrà dire in poco tempo quante e quali sono queste discrepanze, ma anche se ci sono stati comportamenti omissivi rispetto a segnalazioni pervenute. Sulla base di questi risultati e di eventuali responsabilità che dovessero emergere prenderemo tutte le decisioni che dovremo assumere e che ci competono, senza fare sconti a nessuno”.
È questa l’affermazione con la quale Narciso Buffoni, neo presidente da meno di un mese della Provincia di Massa-Carrara, apre la conferenza stampa appositamente convocata, a cui ha preso parte anche il vice sindaco di Carrara, Andrea Vannucci, rispetto al crollo dell’argine sul torrente Carrione, intervento eseguito dalla stessa provincia, suddiviso in 12 lotti.
“Sono giuste le proteste dei cittadini ed è giusto che i cittadini cerchino le istituzioni, anche in casi come questo in cui progettazione ed esecuzione vengono affidati all’esterno – ha continuato Buffoni. Nulla e niente può ripagare la loro disperazione. La può ripagare , ma solo parzialmente, la chiarezza che faremo, l’unica che potrà far riprendere la considerazione verso le istituzioni, perché la perdita di autorevolezza di queste è un danno irreparabile.
I controlli, omessi oppure no, chiamano in causa tutte le istituzioni senza distinzione di ruoli, però ci sono competenze assolutamente da rispettare: il comune di Carrara non eseguiva i lavori e non doveva né poteva avere compiti di controllo. Su questa vicenda ci sono responsabilità politico/amministrative e su queste svolgeremo completamente il nostro ruolo. Ci sono delle responsabilità individuali sulle quali spetta alla magistratura fare chiarezza. Noi supporteremo il lavoro della magistratura, al di là dei loro poteri, con ogni attività. Per quello che è la nostra parte faremo assoluta chiarezza in collaborazione con la Regione Toscana e il Comune di Carrara. Non escludo che qualora emergessero responsabilità penali ci si possa costituire per il danno subito.
Sul tratto del Carrione interessato stiamo intervenendo con lavori di somma urgenza per la messa in sicurezza dell’argine caduto e per rinforzare la porzione successiva rimasta in piedi.
Tutta questa vicenda ci deve, comunque, servire da lezione per il futuro immediato. Il presidente Rossi ci ha detto che lunedì 10 novembre nel corso di una riunione straordinaria del consiglio regionale si adotterà un provvedimento urgente di ristoro alle persone e finanziamenti agli enti locali per interventi di ripristino e di prevenzione. Occorre però che ci sia un cambio netto di indirizzo nell’utilizzo dei fondi da destinare al dissesto, attraverso procedure più snelle, con meccanismi meno farraginosi che permettano di intervenire evitando che i tempi si dilatino”.
“Apprezzo l’assunzione di responsabilità fatta dal presidente Buffoni – ha dichiarato il vice sindaco Vannucci: responsabilità che vanno chiarite a qualsiasi livello con intransigenza. Come istituzione non abbiamo nessuna reticenza a chiedere scusa come ci viene chiesto: di fronte a una situazione come questa le scuse delle istituzioni sono il primo passo. Ma le scuse hanno senso se sono accompagnate da atti di responsabilità ed in questo senso occorre da subito evitare che ci possano essere altri danni. Adesso abbiamo la gestione dell’emergenza da affrontare, poi avremo il tempo di fare tutte le riflessioni politico amministrative e gestionali. Adesso occorre pensare da subito alla disperazione di chi domani non ha la possibilità di rimettersi in piedi: stiamo lavorando tutti per trovare il modo di dare un sostegno immediato.
Al primo posto adesso c’è l’obbligo di togliere il pericolo, dare un sostentamento, consentire i ripristini. Occorre poi pensare al settore produttivo, artigianale e commerciale, a chi ha perso la fonte del proprio guadagno: dobbiamo attivare un modo di finanziamento che non lasci indietro nessuno e non crei ulteriori disagi. Quello che riusciremo a fare in tempi brevi sarà la misura delle nostre scuse”.