Per attuare le migliori pratiche di protezione civile rispetto al rischio alluvione occorre innanzitutto conoscere la realtà del proprio territorio.
La zona in cui abiti, quella in cui lavori, quella in cui passi la maggior parte della tua giornata in che zona rientra.
Ai fini di protezione civile, il rischio è rappresentato dalla possibilità che un fenomeno naturale o indotto dalle attività dell’uomo possa causare effetti dannosi sulla popolazione, gli insediamenti abitativi e produttivi e le infrastrutture, all’interno di una particolare area, in un determinato periodo di tempo.
Rischio e pericolo non sono dunque la stessa cosa: il pericolo è rappresentato dall’evento calamitoso che può colpire una certa area (la causa), il rischio è rappresentato dalle sue possibili conseguenze, cioè dal danno che ci si può attendere (l’effetto).
Per valutare concretamente un rischio, quindi, non è sufficiente conoscere il pericolo, ma occorre anche stimare attentamente il valore esposto, cioè i beni presenti sul territorio che possono essere coinvolti da un evento, e la loro vulnerabilità.
Le mappe che pubblichiamo in fondo a questa pagina riguardano in primo luogo la pericolosità: abbiamo tre livelli, daP1 a P3. Il rischio alluvione, dove esiste, legato , in termini semplici, agli effetti possibili di una alluvione, è suddiviso in quattro livelli, R1, R2, R3, R4, e sulle cartine topografiche è contraddistinto da quattro colorazioni che vanno dal giallo al viola, passando per l’arancione e il rosso.
Pubblichiamo qua sia le carte della pericolosità che quelle del rischio, ma oggi, con internet, è possibile verificare on line dove ricade la tua zona. Il Geoportale Geoscopio della Regione Toscana è lo strumento con cui è possibile visualizzare ed interrogare i dati geografici della Regione Toscana.
In particolare a questo è possibile visualizzare e fare lo zoom sulla carta del rischio alluvioni nella Provincia di Massa-Carrara a questo link