Dall’Occitania per vedere da vicino il nostro “sistema” marmo

Viene dall’Occitania e più precisamente dal Dipartimento di Ariège, nella Francia sud occidentale, ai confini con Andorra e la Spagna, la delegazione di sindaci e amministratori che è stata ricevuta nel Palazzo Ducale di Massa dal Presidente della Provincia di Massa-Carrara, Gianni Lorenzetti.

Motivo della presenza in terra apuana: visitare le nostre cave e conoscere da vicino il sistema “marmo”. Infatti in quell’area dei Pirenei si estrae  una qualità di marmo, il Grand Antique di Aubert, una pietra bianco nera, la cui estrazione risale all’epoca romanica (lo chiamavano marmor celticum) e che gli stessi Romani utilizzarono in grandi quantità a Roma e Costantinopoli.

Con questo marmo, tra le altre cose, sono state realizzate le decorazioni di Santa Sofia a Istambul, e la tomba di Giuseppe Bonaparte, fratello dell’imperatore e re di Napoli, monumento funebre ospitato a Parigi nell’Hotel des Invalides.

Ma la storia delle cave di Grand Antique si lega a doppia mandata con la terra apuana: infatti è stato un imprenditore di Massa, Giorgio Rivieri, che con la sua Escavamar, grazie alla collaborazione dei componenti della delegazione, è riuscito a riaprire nel 2014, in soli 18 mesi, una cava ferma da circa 70 anni.

Oltre allo stesso Rivieri erano presenti al Palazzo Ducale i sindaci di Moulis, Galey, e di Montegut, Clastres, il vicesindaco di Montegut, Pouchès, la consigliera dipartimentale, Gaston, il signor Toulza, dell’Agenzia dello sviluppo economico occitana e, per la Sottoprefettura di Girons, il signor Plaza.

Pubblicato: 20 giugno 2019
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