Dimensionamento scolastico il tavolo provinciale risponde al sindaco di Carrara: nessuno scippo a Carrara, finora si è parlato solo di ambiti territoriali, non di dimensionamenti, accorpamenti o altro

 

“Invito il sindaco di Carrara ad uscire dalla campagna elettorale e a iniziare a governare. Occorre uscire dalla logica degli spot e misurarsi con la cruda realtà come quella della scuola che merita rispetto e serietà”. Inizia così il suo intervento il presidente della Provincia di Massa-Carrara, Gianni Lorenzetti, aprendo la conferenza stampa del tavolo provinciale sul dimensionamento scolastico, “conferenza che siamo stati costretti a convocare per fare chiarezza rispetto alle uscite sulla stampa del sindaco De Pasquale che per due giorni sta propagandando  trasferimenti di scuole a danno di Carrara  di cui nessuno ha parlato né paventato. Non è una diatriba tra la Provincia e il Comune di Carrara, né tra me e il sindaco. Questa è una conferenza di tutto il tavolo presente qui con tutte le componenti autorevoli, tranne Carrara”.

“Una cosa è chiara: la competenza a deliberare sul dimensionamento scolastico è della Provincia, che poi gira la sua decisione alla regione. Noi abbiamo scelto la strada della condivisione delle scelte perché ho chiesto che la proposta ci venisse da un tavolo tecnico qualificato che ha iniziato a lavorare nei mesi scorsi, perché da chi conosce bene il mondo della scuola può venirci una proposta organica”.

Un tavolo che è composto  da 3 rappresentanti dei dirigenti scolastici, 3 funzionari della Provincia, 1 rappresentante dell’ufficio scolastico provinciale, 1 rappresentante della consulta degli studenti, 4 rappresentanti sindacali, 1 rappresentante della conferenza zonale istruzione Apuane e 1 di quella della Lunigiana. Il tavolo è coordinato istituzionalmente dal Presidente della Provincia, dal presidente della conferenza zonale istruzione Apuane (il sindaco di Massa o suo delegato), dal presidente della conferenza zonale Istruzione della Lunigiana. In più in fase di istituzione fu deciso di aggiungere, per l’importanza del comune e del territorio, un delegato del comune di Carrara.

“Da subito si è parlato della questione degli ambiti scolastici – ha precisato Lorenzetti – da sempre sono esistiti due distretti scolastici, uno di costa e uno della Lunigiana. La recente normativa sulla suddivisione in ambiti, basata sulla popolazione studentesca, ha portato l’ufficio scolastico regionale alla decisione unilaterale di suddividere in de ambiti, uno con Massa e Montignoso, e uno con Carrara e Lunigiana. La componente  tecnica del tavolo ha messo in rilievo le problematiche che tutto questo comporta dal punto di vista logistico organizzativo in tutta la provincia. Occorre aggiungere inoltre che tutto questo stride anche con l’organizzazione che la Regione Toscana ha fatto delle conferenze zonali dell’istruzione. La regione ha suddiviso in Apuane (Massa-Carrara-Montignoso) e Lunigiana. Il Ministero ha deciso di ragionare in altro modo. Dai lavori del tavolo è emersa la volontà di scrivere all’ufficio scolastico regionale per chiedere con forza di ritornare alla vecchia e più consona suddivisione. Nessuno in commissione ha portato avanti proposte di cancellazione, accorpamenti o altro. Siamo ancora a decidere il campo di gioco dove giocare la partita: individuare gli ambiti come richiedono tecnici e territorio per poi passare al ragionamento sul dimensionamento, che si farà all’interno di questo tavolo dove ci si siede per concertare su tutto.

Ipotizzare “cavalli di troia” come sostiene il sindaco vuol dire essere lontani mille anni luce dalla realtà. Potremmo essere al limite della querela, ma la politica si fa con il ragionamento.

Abbiamo da affrontare problemi seri sulla scuola, a cominciare dall’edilizia: su Carrara c’è stata la chiusura parziale del Tacca, abbiamo chiuso la palestra del Repetti, con fatica teniamo aperto il liceo e siamo impegnati tuttora sulle verifiche strutturali, ma la soluzione non sono certo i container come ho letto sulla stampa a margine di una conferenza del sindaco.

Il sindaco dovrebbe chieder scusa non tanto a noi quanto ai suoi concittadini per aver creato con queste uscite fibrillazioni e tensioni sulla comunità di Carrara. Si pongono come il nuovo ma riportano indietro gli orologi alle vecchie logiche di 70 anni fa, con le rigide suddivisioni. Occorre volare sopra ogni logica partitica, politica e di bottega, occorre un salto culturale perché a questo tavolo non siamo a scambiarci le figurine. Occorre andare avanti e lavorare a una proposta seria e concreta perché se non decide il territorio, poi decide qualcun altro dall’alto”.

 

Via via tutti i componenti del tavolo hanno condiviso le affermazioni del presidente Lorenzetti. “Sono stato colpito dalle affermazioni del sindaco di Carrara – ha dichiarato il sindaco di Massa e presidente della conferenza zonale Apuane, Alessandro Volpi. Rischiano di farci tornare all’epoca delle barricate. La scuola è un punto decisivo e basilare per il nostro territorio. Non bisogna fare confusione tra politica e sedi istituzionali. Spero che sia stato tutto frutto di incomprensione o al peggio di diffidenza precostituita. Occorre lavorare sulle basi di una collaborazione che è indispensabile, senza creare tensioni che possano portare a una paralisi. Poi davvero decidono altri”.

“Non è vero quello che è emerso sulla stampa – ha aggiunto Riccardo Ballerini, presidente della conferenza zonale della Lunigiana e dell’Unione dei comuni Lunigiana – e sono davvero stupefatto. Non ho mai visto una tale coesione come quella che ho rilevato sinora nel tavolo. La decisione degli ambiti ci è piovuta dall’alto. La Lunigiana chiede che si torni alla vecchia suddivisione”.

 

Hanno ribadito i termini della questione mettendo in evidenza tutte le problematiche legate alla attuale suddivisione anche  i rappresentanti sindacali presenti (Fabrizio Rocca, Cgil, Lucia Natali, Cisl, Salvatore Saieva, Snals) e la preside Anna Rosa Vatteroni, in rappresentanza dei presidi.

 

“Quello che ha detto il sindaco di Carrara sulla stampa è falso – ha dichiarato Silvana Sdoga, assessore del comune di Massa – e lo dico soprattutto per i cittadini di Carrara. Durante l’ultimo incontro del Tavolo il sindaco ha detto che non era d’accordo con questa decisione ma non ci ha voluto far capire quale è la sua visione sulle scuole”.

“Non solo – ha aggiunto in conclusione Francesca Da Mommio dell’ufficio scolastico provinciale – ma il sindaco non è neanche stato in grado di dirci le motivazioni della sua posizione”.

Terminata la conferenza il tavolo ha deciso di inviare la lettera all’ufficio scolastico regionale con la richiesta di tornare ai due ambiti: uno  per Massa, Carrara e Montignoso, l’altro per la Lunigiana

Pubblicato: 14 settembre 2017
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