Donato alla Provincia dall’associazione ApuaMater il ritratto di Giovanni Sforza

Giovanni Sforza, il conte  di nobile famiglia montignosina, è stato  il maggiore storico della terra lunigianese: nel 2022 ricorreva il centenario della morte e  per ricordarne la figura il presidente della Associazione ApuaMater, Claudio Palandrani, ha consegnato un ritratto ad olio al presidente della Provincia di Massa-Carrara, Gianni Lorenzetti, che è anche sindaco di Montignoso, alla presenza dell’artista che lo ha realizzato, Stefano Russo,  e del consigliere provinciale Guido Dazzi.

Giovanni Sforza con il suo operato arricchì il corpus di ricerche e saggi del nostro territorio, tra questi vanno ricordati, tra gli altri, i suoi lavori sulla storia di Montignoso e Pontremoli.

“Abbiamo pensato di donare il quadro alla Provincia – ha detto Palandrani consegnando il ritratto – perché Sforza al di là di quanto ci ha lasciato sulla storia di Montignoso e di Pontremoli ebbe un ruolo fondamentale nella costituzione dell’Archivio di Stato Provinciale per cui ci è sembrato che collocarlo a Palazzo Ducale rispondesse alla giusta dimensione della figura”.

“Ringrazio la vostra associazione non solo per questa donazione, che è graditissima e che collocheremo qui nell’ufficio di presidenza di fronte a quello di Alberico Cybo Malaspina, ma anche per quello che fate perché rispetto alla cultura, alle radici e alle tradizioni è molto vivace e aiuta le future generazioni a comprender questo legame stretto con il passato perché penso che se non c’è la conoscenza delle radici difficilmente si riesce a interpretare il futuro” ha detto il presidente della Provincia ricevendo il quadro.

“Sforza – ha aggiunto Lorenzetti – è un personaggio che ha fatto molto non solo per Montignoso, per il nostro territorio e oltre: penso al suo rapporto con l’archivio di Torino e quello di Lucca. Stando qui in Provincia ho imparato molto sull’importanza dell’archivio nel tramandare la memoria del passato e ho conosciuto da vicino quella che è la passione e la curiosità di chi  fa ricerca all’interno degli archivi”.

Pubblicato: 22 dicembre 2023
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