Il colpo d’occhio è da grandi occasioni con la Sala della Resistenza del Palazzo Ducale di Massa tirata a lucido e gremita da autorità, sindaci e studenti per il 160° anniversario dell’istituzione della Provincia di Massa-Carrara. Una giornata che ha dimostrato come, anche a livello istituzionale, è percepita l’importanza di un ente come questo per un territorio fatto di piccole realtà che va dalle montagne di Zeri al mare di Montignoso e che vdono nella Provincia un punto di riferimento e di coesione nonostante si sia tentato di dipingerle come enti inutili e pertanto degne di essere soppresse.
“A me oggi tocca questo onore, questa occasione che capita una sola volta nella vita per dire determinate cose” ha detto il presidente della Provincia Gianni Lorenzetti aprendo il suo intervento dopo l’esecuzione dell’inno d’Italia da parte di una studentessa del liceo musicale Palma di Massa.
È stato un rapido excursus storico su questi 160 anni dall’unità d’Italia ad oggi,
“Lungo questi 160 anni, che sembrano tanti, ma al cospetto della storia sono nulla la nostra provincia ha condiviso le tappe che dal Risorgimento portano ai giorni nostri, passando per due guerre mondiali intervallate dal ventennio fascista, la resistenza, alla quale dobbiamo il nome di questa sala con il bassorilievo che racconta quell’epopea. Qui c’è stata per otto lunghi mesi la linea gotica, gli eccidi che hanno coinvolto la popolazione passato due guerre – è intervenuto il presidente Lorenzetti – un ventennio fascista, la resistenza da cui prende il nome questa sala, una linea gotica, eccidi di uomini e donne, carabinieri, finanzieri.
Abbiamo visto il nostro territorio martoriato da disastri ambientali, come quello della Farmoplant, il duro confronto tra politica e cittadini quando anche qui come oggi a Taranto c’era da scegliere se morire per la mancanza di salute o morire per la mancanza di lavoro.
Abbiamo vissuto un po’ su tutto il territorio le emergenze legate alle diverse alluvioni che hanno colpito un po’ tutto il territorio da Montignoso alla Lunigiana.
Qui abbiamo il marmo che è stato materia per i più grandi artisti del mondo ma che è lo stesso che ha visto e continua a veder morire sul luogo di lavoro i cavatori.
La Provincia ha svolto in tutti questi anni un ruolo determinante con moltissime competenze, tenendo assieme i diversi comuni del nostro territorio ponendosi come punto di riferimento e come il collante.
Poi con la crisi nata negli Stati Uniti dal governo Monti in poi ci sono stati tagli consistenti fono alla campagna che ha demonizzato le Province bollandole come inutili e costose tanto da dover essere cancellate. È la storia recente con la legge Delrio, che ha minato il ruolo di colante, e la finanziaria che ci mise in ginocchio: tre miliardi in tre anni tolti alle province. Poi ci fu il referendum costituzionale e le Province sono rimaste a pieno titolo nella costituzione con le competenze fondamentali su strade e scuole. Ma non potendoci cancellare ci hanno tolto le risorse. Ci hanno lasciato la macchina ma senza benzina senza capire che tagliando e risparmiando su questi enti si tagliano anche i servizi che quell’ente forniva e a pagarne le conseguenze sono state le nostre strade e le nostre scuole, quindi i cittadini.
Oggi possiamo forse guardare al futuro sulle spalle del nostro passato con più fiducia per quella che appare un’inversione di tendenza sulle Province. Siamo pronti a questa nuova sfida e a porci sempre di più come enti aggregatori sul fronte della semplificazione amministrativa per garantire l’efficienza dei servizi”.
Doveva essere presente anche il sottosegretario al Ministero dell’Interno, Achille Variati, ex presidente dell’Unione delle Provincie d’Italia, trattenuto per gli impegni legati alla nuova manovra di bilancio, che ha comunque voluto essere presente con un suo messaggio letto
La sorpresa è poi arrivata dalle mani del prefetto, Paolo D’Attilio che, al termine del suo saluto, ha consegnato al presidente Lorenzetti la medaglia che il presidente della Repubblica Mattarella ha voluto far pervenire per l’occasione. Sono poi seguiti gli interventi istituzionali del sindaco di Massa, Francesco Persiani, del consigliere regionale, Giacomo Bugliani, e del presidente dell’Unione delle province Toscane, Luca Menesini.
“Oggi e’ una giornata- ha detto – importante e stiamo vivendo un momento storico altrettanto importante per le Province quando ancora molti credono che siano state abolite. Ma come ricorda lo slogan della giornata guardiamo al futuro, noi che, con tutti i sindaci presenti siamo il futuro delle province perché oggi possiamo cogliere la presenza di un seme di continuità e di speranza. Qui in Toscana le Province, nonostante la riforma Delrio si sono salvate dal dissesto perché c’è stata coesione e si sono aiutate tra loro.
Adesso cogliamo una nuova attenzione verso le Provincie: ci sono importanti risorse in finanziaria per ristrutturare e costruire scuole ma anche per la manutenzione e la messa in sicurezza delle strade.
Ma la sfida maggiore quella che ci sentiamo di affrontare è quella della semplificazione perché è a qui nelle province il livello ottimale per gestire determinati servizi lla collettività e agli altri enti ed è qui che si può vincere questa competizione per offrire servizi di qualità.
Il nostro futuro vede la crescita delle autonomie locali dove dovremo dire chi e che cosa deve fare, dove ci sono i servizi da garantire applicando i principi di sussidiarietà. In questo panorama grandi protagonisti sono i sindaci e attraverso di loro le province. Tutto questo per dare risposte che i nostri figli si aspettano perché non può essere che frequentino le stesse scuole negli stessi edifici e condizioni di quando le frequentavamo noi”.
È stato poi Pietro Leoncini, segretario generale della Provincia di Massa-Carrara a raccontare i primi anni della Provincia soffermandosi sui vari profili istituzionali di un ente dalla lunga storia e dalle molte vite.
Ma una Provincia si contraddistingue per il suo territorio fisici, per gli aspetti geografici e di carattere sociale: ci ha pensato il professor Riccardo Canesi, ideatore e propugnatore dei campionati nazionali di geografia per le scuole che ogni anno si svolgono a Carrara affrontando i vari aspetti di una Provincia a più territori.
Un archivio storico e importante come quello della Provincia lo si può raccontare anche attraverso la voce di un’attrice: è quellop che è successo durante la celebrazione con all’improvviso l’interpretazione di Alessandra Berti che ha letto alcuni documenti, per la precisione alcune lettere disperate di richiesta di risarcimento dai danni bellici inviate alla commissione provinciale.
L’archivio di un ente locale è una memoria collettiva e democratica perché ci siamo davvero tutti dentro. È una memoria di tutti, ha detto Marina Carbone nel suo intervento, e lei che è archivista all’interno dell’amministrazione provinciale ha preso per mano il pubblico e lo ha fatto partecipe di un amore e rispetto che dobbiamo a questa memoria che a termine di legge è un bene protetto.
Per il 160° nei mesi scorsi la Provincia aveva promosso un concorso riservato agli studenti delle scuole superiori: “Reporter a Km zero: racconta la tua Provincia”. La cerimonia del 160° è culminata con la premiazione del concorso che prevedeva la presentazione di un elaborato su un qualsiasi aspetto del territorio provinciale lasciando agli studenti la libertà della scelta del mezzo espressivo.
La commissione che ha scelto gli elaborati vincenti ha messo i risalto che tutti hanno realizzato in reportage legato alla propria specificità formativa. I premi consistono, oltre a un diploma, in un contributo alla scuola per attività didattiche.
Il terzo premio agli studenti della classe 5° B dell’indirizzo Costruzioni, ambiente e territorio dell’istituto Zaccagna di Carrara con “Un viaggio verso Fontia”, analisi storica e progetto di riqualificazione della Piazza come luogo di aggregazione. A premiarli l’assessore Antonio Macchiarini del Comune di Carrara in rappresentanza del sindaco.
Secondo premio per “Un viaggio dal mare alla vetta tra gusto e tradizione” agli studenti del Convitto dell’Istituto alberghiero Minuto di Marina di Massa.
Un reportage che titilla le papille gustative fatto attraverso un piccolo ricettario dal mare alle montagne e con una video ricetta sulla torta di riso massese. A consegnare il premio il sindaco di Massa Francesco Persiani.
Primo premio per il reportage “L’abbandono e il disuso delle terre agricole”, un video con approccio decisamente giornalistico, che partendo da dati nazionali inquadra la realtà della Lunigiana e questa emergenza sociale.
Ad aggiudicarsi Alice Bernardi della classe 3° del Liceo delle scienze umane Malaspina di Pontemoli. A consegnare il premio la sindaca di Pontremoli Lucia Baracchini con il presidente della Provincia Gianni Lorenzetti.
La cerimonia ha poi avuto come protagonista per la chiusura l’attrice Alessandra Berti che ha recitato la motivazione della medaglia d’oro al valor militare assegnata alla Provincia di Massa-Carrara, la prima in Italia, per il contributo nella guerra di liberazione.