Il benvenuto al nuovo vescovo della Diocesi di Massa Carrara e Pontremoli, Monsignor Mario Vaccari

Cerimonia Nuovo Vescovo

“Benvenuto a Massa-Carrara Monsignor Vaccari, o, se preferisce, Fra Mario – sono queste alcune delle parole pronunciate dal presidente della Provincia, Gianni Lorenzetti, nel corso della cerimonia di ordinazione del nuovo vescovo

Monsignor Vaccari le porgo il saluto mio personale, dei Sindaci che rappresento come presidente della Provincia nella nuova veste di Casa dei Comuni e della comunità intera di Massa-Carrara nella consapevolezza che, al di là di ogni differenza di ruolo e di opinione, la voce del Vescovo è sempre stata per tutti un contributo essenziale per comprendere il senso della comunità.

Mi permetta Monsignore, con il massimo rispetto, di sottolineare come ai miei occhi di laico la sua nomina rappresenti un chiaro segno di quel rinnovamento della Chiesa voluto da Papa Francesco

Nelle nostre differenze abbiamo tutti bisogno di recuperare un profondo senso di spiritualità e sono certo che lei ci aiuterà in questa direzione.

Buon lavoro Monsignor Vaccari, buon lavoro Fra Mario”

 

Di seguito, invece l’intervento con il saluto del presidente, comparso sulle colonne dello speciale dedicato all’evento da Vita Apuana – Toscana Oggi.

È con immenso piacere che rivolgo, anche a nome di tutta la Provincia, un caloroso saluto di benvenuto nella nostra terra a monsignor Mario Vaccari, nuovo vescovo della nostra Diocesi: auguro buona permanenza tra noi e buon lavoro per il suo ministero. Voglio esprimere , poi, un sentito ringraziamento a monsignor Gianni Ambrosio per il suo operato come Amministratore Apostolico in un momento particolarmente difficile a causa della pandemia.

L’ingresso di un nuovo vescovo costituisce un momento importante per l’intera comunità, senza distinzioni di alcun tipo, e porta con sé un alito di speranza, come tutte le novità, in una fase storica in cui davvero c’è fame di speranza non solo per noi, qui, come c’è fame di affermazione di quei principi e valori, uno su tutti la pace, che ci rimandano con la mente a quel Francesco al quale monsignor Vaccari ha legato la propria iniziale scelta vocazionale.

La nostra piccola provincia è terra di confine con caratteristiche profondamente diverse: un entroterra che si incunea in altre due regioni, e una zona di costa. Una conformazione che, assieme al retaggio storico, ha contribuito allo sviluppo di due sistemi socio economici differenziati che non sempre è stato facile ricondurre a unicità. Non dimentichiamo a questo proposito che fino a non molti anni fa insistevano qui due Diocesi, adesso unificate.

La nostra è stata da sempre una terra di migrazioni verso le più disparate zone del mondo: è stato anche questo fatto che ha permesso alla nostra comunità di far crescere e radicare sempre più il valore dell’accoglienza.

Il nostro è un popolo operoso, che ha dovuto e saputo misurarsi con molte difficoltà ed emergenze anche nel corso del recente passato, da quelle economiche, molte delle quali permangono, a quelle ambientali, senza dimenticare quella sanitaria degli ultimi anni, che ha registrato qui il più alto contributo in termini di vite umane all’interno della Toscana.

Cos’è il nostro popolo storicamente lo testimoniano anche le onorificenze conferite: le medaglie, a cominciare da quella d’oro per la lotta di liberazione sul gonfalone della Provincia, a quelle al merito civile che fregiano diversi comuni. Sono il segno delle sofferenze e delle ferite patite ma costituiscono il crogiuolo dove è stato possibile fondere i valori di democrazia e libertà.

Questa terra, questo popolo le dicono “Benvenuto e buon lavoro”, monsignor Vaccari. Le confermo, da ultimo,  la piena disponibilità, personale e di presidente, per un proficuo rapporto di collaborazione tra le nostre istituzioni.

 

Pubblicato: 23 maggio 2022Ultima modifica: 24 maggio 2022
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