Cartine alla mano, o meglio in video, i tecnici della Provincia di Massa-Carrara e dell’Università di Pisa hanno illustrato i primi esiti delle verifiche strutturali a docenti, genitori e alunni dell’ Istituto tecnico Toniolo di Massa, in un incontro tenutosi al Palazzo Ducale, guidato dal vice presidente Paolo Grassi.
Saltano subito all’occhio nelle piantine una zona rossa e alcune zone blu che evidenziano zone da interdire e zone su cui intervenire senza vietare la presenza fisica.
La difficoltà dei rilievi è stata messa in risalto dai tecnici universitari: il Toniolo è una struttura costruita in più fasi, la prima a metà degli anni 50. Difficile ricostruirne la storia edilizia, da qui la necessità dei saggi effettuati negli scorsi mesi.
“Non c’è nessun rischio di crollo” hanno spiegato i tecnici.” Lo diciamo per non far sorgere inutili allarmismi”. Le verifiche strutturali hanno riguardato effetti relativi a eventi ordinari, come quello dei carichi giornalieri ai quali è sottoposta ogni giorno la struttura, e effetti probabili, come ad esempio quelli legati ad un eventuale evento sismico.
Le analisi di approfondimento per alcune zone sono ancora in corso, come hanno precisato i tecnici, ma i risultati disponibili richiedono di interdire alcune zone, cioè non permettere che vi sia presenza di persone, e di sottoporre a migliorie altre. Le zone da interdire sono parte dell’ala a mare (lato via Trieste), una porzione, costruita successivamente per unire il primo corpo a L alla palestra, che comprende parte dell’aula magna, uffici amministrativi, e l’angolo lato Carrara, su Via Bassa Tambura, a monte della palestra e confinante con la caserma Plava. Queste sono le zone rosse da vietare.
Gli interventi necessari su queste aree riguardano la demolizione di una porzione su via Trieste (che riporta le lancette dell’orologio alla prima struttura): un’operazione che tra l’altro consente di aprire una via di fuga al cortile interno, mentre sull’altra area su via Bassa Tambura occorre approfondire l’indagine relativamente agli adeguamenti necessari.
L’ala sul lato di via XXVII aprile, evidenziata in blu nelle cartine, non richiede provvedimenti di restrizione ma sono necessari interventi di miglioramento strutturale che riguardano tutte le aule dei tre piani.
Il primo passaggio, adesso, riguarda l’affidamento della progettazione, per poi passare alla fase degli interventi, sui quali non è stata indicata, per ora, la tempistica.
La palestra, invece, ha già un suo percorso avviato: un intervento da circa 130 mila euro i cui lavori saranno affidati entro ottobre e terminati entro la primavera 2018.
La descrizione degli esiti e degli interventi necessari, con la eventualità di far coesistere un cantiere con le attività scolastiche, e quindi “con il rischio di interferenze sia per la sicurezza che per la continuità didattica, non essendo possibile escludere eventuali chiusure temporanee” ha precisato la Preside Casaburo “mi hanno convinto a prendere in esame la possibilità di trasferire provvisoriamente le sei classi del Toniolo presso la sede del Meucci. Verificata con la Provincia la fattibilità, attraverso alcuni piccoli adeguamenti, ho preso la decisione che ritengo sia la migliore nell’interesse di tutti”.
“Ma per gli interventi non si poteva aspettare la fine della scuola, a giugno 2018, per lasciare lì le classi questo anno scolastico?” è stato chiesto.
Su questo punto sono stati chiarissimi i tecnici universitari: “Ci sono interventi derogabili e possono riguardare quelli relativi a eventi probabili: ma rispetto agli eventi ordinari, di ogni giorno, come quelli relativi ai carichi, la normativa prevede che gli interventi debbano essere inderogabili”.