Si è svolto ad Antibes, in Francia, l’incontro inaugurale del progetto europeo “Tratt’eau”, iniziativa transfrontaliera che coinvolge enti e istituzioni di Francia, Corsica e Italia, accomunati dalla necessità di affrontare i crescenti rischi legati all’erosione costiera.
Alla riunione, ospitata nella suggestiva cornice del porto Vauban, ha preso parte anche la Provincia di Massa-Carrara, rappresentata dal presidente Gianni Lorenzetti, insieme a Luca Anghelè e Daniele Orsini, referenti del progetto per l’ente.
“Tratt’eau” punta a monitorare e analizzare l’impatto dell’arretramento costiero sulle attività economiche situate nelle aree più esposte e a sviluppare soluzioni di adattamento, compresa l’eventuale delocalizzazione. Il progetto ha ricevuto un finanziamento complessivo di oltre 1,6 milioni di euro all’interno del programma di cooperazione INTERREG VI-A Italia-Francia Marittimo 2021-2027. Alla Provincia di Massa-Carrara sono spettati 252 mila euro.
A guidare il progetto è la Camera di Commercio e dell’Industria di Nizza. Tra i partner figurano, oltre alla Provincia di Massa-Carrara, Avitem, SMIAGE, la Camera di Commercio della Riviera Ligure, l’Università degli Studi di Cagliari e la Comunità di Agglomerazione di Bastia.
L’obiettivo è ampio: contrastare gli effetti dei cambiamenti climatici attraverso una gestione integrata delle aree costiere, con strumenti condivisi e un forte impegno verso la prevenzione dei rischi ambientali come erosione, alluvioni e incendi. Il progetto mira inoltre a sensibilizzare cittadini, istituzioni e attori economici sui pericoli legati all’innalzamento del mare e alle trasformazioni dell’ambiente costiero.
La Provincia di Massa-Carrara, in sinergia con gli altri partner, intende avviare un percorso di analisi e progettazione condivisa, coinvolgendo attivamente il territorio. Si lavorerà su scenari di intervento per le aree più vulnerabili, attraverso un approccio partecipativo che includa urbanistica, gestione ambientale, pianificazione e resilienza, con il coinvolgimento diretto degli stakeholder locali.
Nel suo intervento, il presidente Gianni Lorenzetti ha evidenziato le due principali criticità che affliggono il litorale apuano: da un lato l’innalzamento del livello del mare, dall’altro la carenza di sabbie. “Sono fenomeni legati all’antropizzazione – ha spiegato – come la costruzione del porto di Marina di Carrara o l’asportazione dei sedimenti fluviali come successo con il fiume Magra. Qui il mare avanza e la sabbia si ritira, mentre a Viareggio la situazione è opposta. Proprio per questo abbiamo avviato un percorso con i comuni costieri della Provincia di Lucca e i comuni costieri della Provincia di Massa-Carrara per valutare la possibilità di trasferire le sabbie in eccesso davanti al porto di Viareggio sulla nostra costa.
Stiamo affrontando una sfida che non è più rinviabile: l’innalzamento del livello del mare e la perdita progressiva di sabbia mettono a rischio non solo l’equilibrio ambientale delle nostre coste, ma l’intero sistema economico del territorio. La nostra provincia conta circa 200 mila abitanti, ma in estate le presenze superano le 500 mila: senza il mare, dovremmo ripensare completamente il nostro modello di sviluppo”.
“Non si tratta solo di contrastare l’erosione – ha concluso Lorenzetti – ma di iniziare a pianificare il futuro con strumenti concreti e visione a lungo termine. Grazie a questo progetto, vogliamo mettere in rete competenze, esperienze e risorse per costruire soluzioni reali, e lo faremo coinvolgendo attivamente i nostri tecnici e le comunità locali. Non possiamo più permetterci soluzioni tampone: servono programmazione e responsabilità.”