Palazzo Ducale: riaprono al pubblico le sale della ex presidenza della Provincia

Sarà una Festa della Repubblica particolare quella di quest’anno: infatti riaprono al pubblico le quattro sale del piano nobile del Palazzo Ducale di Massa sede fino al 2015 degli uffici di presidenza della Provincia di Massa-Carrara.

A riaprire in anteprima alla stampa le ante della porta di ingresso, un gesto simbolico di restituzione alla collettività, sono stati il presidente della Provincia, Gianni Lorenzetti, ed il Prefetto, Enrico Ricci

L’arredo fa parte del patrimonio storico della provincia, recuperato da varie ali del palazzo e delle altre ex sedi, un pianoforte (dalla ex Apt), un fondo librario di circa 2500 volumi.

“Per evitare che ci dicano che ci lamentiamo sempre, come provincia, perché non abbiamo soldi, chiariamo subito che abbiamo fatto tutto al nostro interno, in house, come si dice, con la collaborazione di diversi dipendenti e spendendo solo lo stretto necessario per il materiale di consumo” esordisce con una battuta il presidente Lorenzetti.

“Il merito di aver preso la decisione di ‘liberare’ queste sale è comunque di chi mi ha preceduto – ha continuato il presidente. È stato infatti l’ex presidente Narciso Buffoni a decidere di lasciare queste sale nel 2015 spostando gli uffici nell’attuale sede, di fianco alla sala del Nettuno, e permettendo di avviare questo percorso che si chiude quest’anno”.

Ma le quattro sale sono solo un anticipo di quello che accadrà in un futuro non poi così remoto e a dirlo è il Prefetto Ricci:

“È significativo che questa restituzione avvenga proprio in occasione della Festa della Repubblica, un patrimonio che è della città e dei cittadini torna giustamente a loro. Siamo in perfetta sintonia con il presidente e proprio per questo una volta ultimati gli interventi legati ai danni del terremoto del 2013, anche le sale di rappresentanza della prefettura saranno aperte al pubblico almeno una volta, se non due al mese: contiamo che questo possa avvenire a partire dal 2018”. Quindi si apriranno con un calendario prefissato le sale del piano nobile, dalla cappella fino all’Alcova.

Ma le quattro sale della ex presidenza con che funzionalità  riaprono?

“È un processo a tappe – precisa il presidente. Intanto tornano visitabili durante l’orario di ufficio e già quello è un bel vedere, anche con le opere pittoriche esposte. Qui abbiamo trasferito un fondo di 2500 volumi con temi che spaziano dall’arte, al turismo, alla storia locale, a quella  della resistenza, alle pari opportunità, all’amministrazione provinciale e all’economia del territorio. Un patrimonio consultabile che mettiamo a disposizione e che sarà catalogato anche on line grazie al supporto del gruppo di giovani legati al servizio civile regionale che prenderà servizio nei prossimi giorni. Ma questa diventerà anche la base di consultazione del nostro archivio storico. Stiamo predisponendo comunque un regolamento per l’utilizzo di queste sale che una volta pronto sarà approvato dal consiglio provinciale”.

“La nostra Provincia ha una storia che parte dal 1859 con un immenso archivio storico – precisa Marina Carbone, archivista della Provincia. L’archivio di una amministrazione pubblica è memoria di una collettività ed è patrimonio di quella. Se mettessimo in fila i faldoni copriremmo una distanza di circa 3 km e mezzo. Con un progetto stiamo riordinando quel patrimonio storico, siamo al 30%, che sarà raccolto in una sede idonea che farà da deposito e queste sale potranno fungere da sale di consultazione”.

“L’ultimo passaggio importante per queste sale ci sarà entro la fine dell’estate- conclude Lorenzetti: in una di queste troverà posto l’installazione del calco del portale del Biduino della chiesetta di San Leonardo, a Massa, realizzato sull’originale custodito a New York nel ‘Cloister’, sede distaccata del Metropolitan Museum che come molti sanno è tornato nelle disponibilità della Provincia dopo un lungo contenzioso”.

Pubblicato: 01 giugno 2017Ultima modifica: 23 luglio 2018
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