Provincia. Il bilancio di previsione 2012

Dire che a Palazzo Ducale si sono fatti i salti mortali per chiudere il bilancio di previsione 2012 della Provincia di Massa-Carrara potrebbe essere solo un facile eufemismo. Che ci vuole, si potrebbe obiettare. Basta vedere quanto saranno le tue entrate e sulla base di quelle ti regoli per le spese. Magari. Ci sono i combinati disposti per cui oltre ai tagli c’è anche il patto di stabilità (quella norma che ti dice che anche se i soldi ce l’hai non puoi spenderli) e, infine la capacità di indebitamento. Oltre al salto mortale ti ci vuole anche qualche avvitamento, quindi.

Non a caso si parla di virtuosismo di bilancio. “Riusciamo ad andare avanti e sopravvivere perché siamo stati e siamo virtuosi grazie ad una gestione oculata del bilancio grazie anche alla capacità dei nostri tecnici, la nostra macchina amministrativa” commenta Sara Vatteroni, assessore al bilancio della Provincia di Massa-Carrara. “Un andare avanti che comunque non è trascinare un’esistenza ma vuol dire garantire servizi e realizzare opere, anche in ristrettezze di bilancio” aggiunge l’assessore.

“Nell’affrontare il bilancio 2012 avevamo da fare i conti innanzitutto con i tagli causati dalle successive manovre, sia statali che regionali, prosegue Vatteroni. La manovra Monti ha comportato per il 2012 un minore trasferimento di 1 milione 296 mila euro che si aggiungono agli effetti della finanziaria del luglio 2010, ammontanti a circa 833 mila euro. A questi si aggiungono i tagli regionali che per il 2012 sono pari a 1 milione 163 mila euro, che si aggiungono a quelli subiti nel 2011 (1 milione 412 mila euro). In totale quindi ci siamo trovati a far fronte per il solo 2012 ad un taglio complessivo pari a 3 milioni 292 mila euro”.

E dopo i salti mortali le piroette: il patto di stabilità. “Ci viene chiesto un miglioramento nel raggiungere il patto di stabilità interno, in questo 2012 – precisa l’assessore – di ben 8 volte superiore all’anno scorso. Per avere l’idea di questo sforzo basti pensare che l’obiettivo programmatico per il 2011 era di 671 mila euro circa. Nel 2012 passeremo di botto a 5 milioni e 600 mila circa. In termini percentuali dovremo migliorare il nostro obiettivo programmatico di un coefficiente, in percentuale, pari a 835%”.

Ma le richieste di virtuosismo non finiscono qui. Infatti la legge del novembre scorso ha ridotto notevolmente il limite massimo degli interessi portando da un precedente 15% ad un 8% per il 2012, che passerà al 6% nel 2012 e al 4% nel 2014. Questo significa che si possono assumere nuovi mutui e quindi fare investimenti solo se la somma degli interessi con i mutui già assunti non supera anno per anno quell’asticella.

“La nostra Provincia, precisa l’assessore, ha un indice di indebitamento per il 2012 pari al 4,69% e tendenziale per il 2014 del 4,54%. Siamo stati sempre abbondantemente sotto il limite fissato in precedenza (15%). Lo saremo anche per il 2012 e per il 2013, quindi non saremo tra quegli enti che dovranno rientrare rimborsando anticipatamente le quote capitale dei loro mutui. Anzi per assurdo per questi due anni potremmo contrarre mutui, ma siamo leggermente sopra per il 2014. Quindi abbiamo deciso di non indebitarci ulteriormente e di lavorare per cercare di andare sotto la soglia del 4%  che dovremo garantire nel 2014. Quella della riduzione dell’indebitamento è stata una costante di questa amministrazione: infatti siamo riusciti dal 2009 ad oggi a ridurre la nostra esposizione totale del 23% circa, anche attraverso una rimodulazione  che, ad esempio ci ha permesso di recuperare 400 mila euro, subito reinvestiti”.

Aumentare le proprie entrate, ridurre le spese. Le strade obbligate per quadrare il cerchio del bilancio sono queste. Sul primo versante il percorso scelto è stato quello della vendita dei propri beni, attraverso l’alienazione di immobili e azioni.

“Sulle alienazioni vorrei dire che non vanno demonizzate – precisa Vatteroni – e che quindi non vanno viste come un male, ma come una scelta di onestà precisando che non svendiamo ma vendiamo a prezzi di mercato. Se ci sono degli immobili che non sono più funzionali ai fini istituzionali dell’ente è un dovere, anzi un obbligo, non mantenere improduttivo quell’immobile e immetterlo sul mercato, risparmiando anche gli oneri della manutenzione”.

Sul versante della riduzione delle spese “avremo una riduzione di quella corrente per il funzionamento di circa 615 mila euro in buona parte  (457 mila euro) dovuta  ad una contrazione del costo del personale. Sempre sul personale grazie all’opera di reperimento sui fondi europei legati anche al transfrontaliero potremo ammortizzare costi per circa 800 mila euro”.

Ma veniamo al piano triennale degli investimenti: nel complesso si prevedono interventi per 39 milioni e 100 mila euro, dei quali oltre 22 milioni nel 2012. Suddivisi per tipologia 29 milioni e mezzo sono destinati ad interventi sugli edifici, 5 milioni e 200 mila euro per quelli sulle strade e 4 milioni e 400 mila per opere di difesa del suolo. Ma come vi si farà fronte?

Tutte le opere relative alle strade e alla difesa del suolo per un totale di 9 milioni e 660 mila, previste tutte nel 2012 risultano in larga parte certe di copertura (3 milioni, ad esempio derivano da devoluzioni di mutui). Per la parte che riguarda gli edifici provinciali, soprattutto per la parte scolastica, le risorse saranno acquisite sulla base del piano di alienazioni immobiliari e di dismissioni azionarie e da richieste specifiche.

Pubblicato: 17 maggio 2012Ultima modifica: 19 luglio 2018
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