Quale futuro per il porto di Marina di Carrara?

Si è parlato del Porto di Marina di Carrara e delle prospettive future nel corso dell’incontro istituzionale convocato dal Presidente della Provincia di Massa-Carrara, Gianni Lorenzetti, e svoltosi nella Sala della Resistenza del Palazzo Ducale di Massa. Per l’occasione erano stati invitati al tavolo i rappresentanti del territorio eletti in parlamento e nel consiglio regionale, i sondaci e le parti sociali

“Sono emersi spunti significativi e sarà nostro compito ora tracciare una sintesi – ha dichiarato il presidente al termine dell’incontro. Un documento che non solo rispecchi le diverse voci ascoltate oggi, ma che possa diventare una base solida per i prossimi mesi. La sfida è chiara: dobbiamo garantire sviluppo, posti di lavoro, e una portualità che risponda alle esigenze del nostro territorio.

Uno degli argomenti più discussi- ha proseguito Lorenzetti – è stato il ruolo del porto di Livorno nella strategia regionale. Se dovessi fare una sintesi della riunione, l’opzione prevalente è stata quella di guardare con favore all’ipotesi di Livorno, anche se siamo consapevoli che il percorso sarà lungo e non privo di ostacoli. Non è una decisione che si prende da un giorno all’altro, e dobbiamo essere pronti a gestire questa fase di transizione con attenzione e prudenza.
Il dibattito ha messo in evidenza due temi di rilevanza assoluta: il nuovo piano regolatore portuale e la governance, elementi cardine per il rilancio di un settore strategico per l’intera economia del territorio.

Il piano regolatore portuale, in particolare, è stato riconosciuto da tutti come uno strumento di importanza cruciale, capace di segnare una svolta decisiva nella gestione e nello sviluppo delle infrastrutture marittime. Il piano regolatore rappresenta infatti la chiave per attrarre investimenti significativi, gettando le basi per lo sviluppo di nuove opportunità economiche legate alla nautica, un comparto che da sempre è sinonimo di eccellenza e qualità per il nostro territorio. Un esempio emblematico di questa necessità è il tanto atteso travel lift, un investimento concreto e strategico, essenziale per dare un segnale forte e chiaro al settore. La sua realizzazione non solo risponderebbe alle esigenze tecniche, ma dimostrerebbe la volontà di investire in un futuro dove la nautica possa continuare a essere una colonna portante dell’economia locale, in grado di competere a livello nazionale e internazionale.

Ma non si può parlare di futuro del porto senza affrontare il tema della governance – ha puntualizzato il presedente. Il nostro territorio chiede una maggiore attenzione e un equilibrio nella gestione dell’Autorità Portuale. Non possiamo accettare una governance sbilanciata verso un solo territorio. Carrara e La Spezia, laddove dovessero continuare a stare insieme, devono trovare un accordo che garantisca una rappresentanza equa tra le due province e le rispettive regioni. In questo contesto, è fondamentale che ci sia una visione condivisa anche a livello nazionale, all’interno della più ampia riforma delle autorità portuali.
Al tavolo, erano rappresentati tutti gli interessi del nostro territorio, un mix di voci e prospettive che devono essere tenute in considerazione per garantire uno sviluppo armonico e sostenibile del porto. Il dibattito è solo all’inizio e, come è giusto che sia, proseguirà anche tra gli operatori, ma era importante partire dalle associazioni di categoria, i veri rappresentanti degli interessi locali.

Ora – ha concluso Lorenzetti – abbiamo il compito di tradurre queste riflessioni in un documento concreto, che rappresenti l’inizio di un percorso lungo e complesso. Il punto di partenza, non di arrivo, per garantire un futuro prospero al nostro porto e, soprattutto, al nostro territorio”.

Pubblicato: 23 ottobre 2024Ultima modifica: 24 ottobre 2024
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