Tra dodici mesi le strade di Garfagnana e Lunigiana non saranno più percorse dai 15 mila camion che annualmente attraversano l’Appennino Tosco-Emiliano.
Tutto questo sarà possibile in forza di un accordo sottoscritto a Lucca; nel mese di marzo 2011 infatti entrerà in funzione lo scalo-merci di Minucciano, dove la “Migra”, società a maggioranza pubblica partecipata dal Comune di Minucciano, che produce granulati e polveri di marmo, potrà trasferire il materiale derivato dai ravaneti delle cave su carri ferroviari (in tutto 13, ciascuno con 2 container), che percorreranno un tratto della linea ferroviaria Lucca-Aulla e, quindi, la linea ‘Pontremolese’ fino a Sassuolo, dove ha sede lo stabilimento Kerakoll, che trasforma i residui del marmo in malte e collanti per l’edilizia. Si eviterà così l’uso dei camion, che oggi, per arrivare a destinazione, devono attraversare i centri abitati di Pieve S. Lorenzo e Minucciano, in Alta Garfagnana, e Càsola, in Lunigiana, ad Aulla e poi la Cisa.
Un trasferimento-merci fonte di disagi e di inquinamento: 50 autotreni al giorno che, tra andata e ritorno, si muovono sulle strade dell’Appennino.
Soddisfazione per il raggiungimento dell’accordo è stata espressa dai Presidenti delle Province di Massa – Carrara e di Lucca Osvaldo Angeli e Stefano Baccelli: “E’ un accordo che nasce da una stretta collaborazione e sinergia fra le due province, i comuni, la Regione Toscana e Ferrovie dello Stato che porteranno enormi benefici al territorio sia per il sistema della mobilità sia per l’ambiente e per l’occupazione. Le misure restrittive al transito dei mezzi pesanti, infatti, cominciavano a creare seri ostacoli alla prosecuzione dell’attività lavorativa dell’azienda Migra. Di qui la soluzione del trasferimento delle merci da gomma a rotaia: l’alternativa più efficace, che permetterà di mantenere attiva la produzione, garantendo la sostenibilità dell’impresa. Il tutto con benefici sull’ambiente e sulla qualità della vita delle zone interessate. All’assessore Riccardo Conti un ringraziamento particolare per aver dato all’intero progetto, che oggi si è concretizzato, dopo un lavoro lungo e complesso, una spinta decisiva e per aver creduto e per aver perseguito con determinazione questo obiettivo.”
Il costo complessivo dell’operazione è di 2 milioni e 270 mila euro, così ripartiti: 970 mila a carico della Regione (serviranno, in particolare, per la realizzazione delle opere di adeguamento della stazione ferroviaria di Minucciano-Pieve Casola); 550 mila euro ciascuna per le Province di Lucca e Massa Carrara; 120 mila per il Comune di Minucciano; 40 mila per la Comunità Montana della Garfagnana; 30 mila per la Comunità Montana della Lunigiana; 10 mila euro, infine, a carico del Comune di Càsola in Lunigiana.
Gran parte delle risorse verrà utilizzata per i lavori di adeguamento della stazione ferroviaria di Minucciano-Pieve Casola, oggetto di un intervento infrastrutturale che prevede modifiche alle tecnologie e la posa di due binari, a cura di Rfi, nonché la successiva installazione di una “gru-transtainer” che consentirà il posizionamento dei container coi residui del marmo sui convogli ferroviari. I primi lavori dovrebbero partire a giugno e concludersi tra gennaio e febbraio del prossimo anno. L’attivazione dello scalo di Minucciano è prevista per il 1° marzo 2011.
L’accordo è stato sottoscritto dall’assessore regionale ai Trasporti Riccardo Conti, dal presidente della Provincia di Lucca, Stefano Baccelli, dal presidente della Provincia di Massa-Carrara, Osvaldo Angeli, dai sindaci di Minucciano, Domenico Davini, e di Casola in Lunigiana, Riccardo Ballerini, dai presidenti delle Comunità Montane della Garfagnana e della Lunigiana Mario Puppa e Paolo Bissoli, nonché da Calogero Di Venuta responsabile della Direzione territoriale produzione di RFI.