“Sono irragionevoli, ingiustificati, iniqui e avulsi dalla realtà attuale i tagli agli organici della scuola nella nostra Provincia così come appaiono dai dati divulgati in questi giorni: se confermati innescheranno una serie di conseguenze negative sul nostro territorio”
Inizia così l’intervento del Presidente della Provincia di Massa-Carrara, Gianni Lorenzetti vivamente preoccupato dalla prospettiva di veder calare sensibilmente oltreché i posti di lavoro anche il numero delle classi dei vari ordini.
“Scorrendo i numeri e raffrontandoli alle altre realtà Toscane non si riesce a capire neanche quale ne sia stata la logica ‘ragionieristica’ : si nota un peso diverso nei tagli, sproporzionati rispetto al calo delle iscrizioni relativamente ad altre realtà, concentrati in modo pesante su due Province, Massa-Carrara e Lucca, per un totale di 83 posti che, nella nostra, stando alle stime possono portare a molte classi in meno. Un effetto devastante per la peculiarità del nostro territorio, per le realtà più deboli ma anche per quelle che lo sono di meno.
Inoltre è come se il ragionamento su questi tagli fosse stato fatto a gennaio ignorando e saltando a piè pari tutto quello che è successo nel nostro paese e qua da noi in modo decisamente significativo, dalla fine di febbraio ad oggi, come se la pandemia non ci fosse stata e non ci fosse ancora.
A settembre, così ci è stato detto e tutti lo abbiamo sentito, le scuole riapriranno ma non sappiamo ancora in che modo e con quali criteri: sappiamo per certo però che lo dovranno fare in sicurezza, ma sarà una sicurezza diversa rispetto a quella del passato, non solo limitata alle strutture ma anche alla necessità di dover convivere, abbassando i rischi, con il Covid-19.
Come Provincia, come Presidente, per le scuole superiori, ma anche come Sindaci, considerato che la Provincia è divenuta la Casa dei Comuni, per le scuole degli altri ordini, ci troveremo a misurarci con questa necessità.
Come potremo farvi fronte considerando che il calo delle classi comporterà l’aumento, dal punto di vista della densità, degli studenti all’interno di ognuna con la conseguenza di veder crescere le cosiddette classi pollaio? Tutto questo comunque fermandoci alla sola logica dei numeri non tenendo conto di quelle che sono le particolari emergenze legate alla edilizia scolastica nella nostra Provincia e al netto di imprevisti cui sempre più spesso dobbiamo far fronte ogni anno scolastico.
Avevamo tutti sentito le rassicurazioni pubbliche da parte della Ministra Azzolina che garantiva che, proprio per la situazione emergenziale, gli organici non sarebbero stati toccati ma sarebbero stati confermati: i tagli che ci sono stati prospettati, al di là di ogni ragionevole dubbio, sembrano rivelare che a quella promessa non sia seguita la sostanzialità dei fatti.
Come territorio non staremo certamente inermi di fronte a questa prospettiva: convocherò a breve il tavolo provinciale sul dimensionamento scolastico per far partire ogni iniziativa istituzionale per ovviare a questa situazione e consentirci di riaprire le scuole anche qui con pari dignità rispetto ad altre realtà”.