Viabilità provinciale. “Lo Stato ci ha lasciato l’onere sottraendoci le risorse”.

Non si vive solo di “grandi arterie” ma anche di capillari e la capillarità la garantisce la viabilità provinciale, che supera in chilometraggio tutte le altre e che oggi più che mai ha il fiato corto perché hanno tolto i soldi di tasca a chi se ne deve occupare.

“Il disegno che mi pare evidente è quello di affamare i territori e di scaricare su comuni e province l’onere dei sacrifici per ridurre il debito pubblico: è questo che accade. Tasse che come cittadini paghiamo localmente, che i nostri enti incassano e che poi vengono sottratti dallo Stato, di cui non abbiamo traccia e non sappiamo in che misura ricadono sui territori”.

Non ha usato mezzi termini il presidente della Provincia di Massa-Carrara, Gianni Lorenzetti, aprendo il primo degli appuntamenti della settimana di mobilitazione che le 76 province italiane delle regioni a statuto ordinario hanno promosso per difendere servizi e sicurezza.

Si è parlato di viabilità provinciale a Fivizzano, di quei 700 km di strade che scorrono in gran parte in Lunigiana e che la legge Delrio di riforma delle province ha affidato alle stesse come una delle materie fondamentali: peccato che con la legge finanziaria del 2014 siano stati sottratti alle province qualcosa come 3 miliardi di euro che dovevano diventare 6 complessivamente  nel 2017, ma che grazie alla “rinuncia” dello Stato al miliardo aggiuntivo di quest’anno diventeranno solo 5 in  tre anni. Solo per la nostra Provincia sono 19 i milioni che hanno già preso la via di Roma e altri 12 abbondanti si apprestano a farlo nel 2017.

Il rischio evidente è quello di non poter garantire la percorribilità e la sicurezza e per questo i presidenti delle province hanno presentato esposti alle procure della repubblica e le province hanno avviato questa mobilitazione che a Fivizzano ha visto stringersi al presidente Lorenzetti i sindaci lunigianesi, o i loro rappresentanti, ed anche qualche categoria economica.

La cronaca di un dissesto preannunciato l’ha scritta il Sose, la società del ministero dell’economia, quindi si potrebbe dire la “controparte”, lo stato,  che ha certificato che lo squilibrio delle Province previsto nel 2017 è pari a 461 milioni (quasi 11 per Massa-Carrara. Questa è la linea del Piave.

“Chiediamo assieme ai sindaci – ha concluso Lorenzetti – che quello squilibrio non dovuto a noi venga ripianato da chi lo ha generato con le manovre finanziarie, se vogliono metterci in grado di onorare i nostri obblighi”.

Se quindi lo stato metterà a disposizione delle Province quei 461 milioni si potrà chiudere e approvare il bilancio e la provincia potrà mettere a disposizione della viabilità provinciale circa 700 mila euro, che non è comunque la cifra ottimale.

Basti pensare che la cifra ottimale per garantire una manutenzione ordinaria delle strade si aggira tra gli 8 e i 9 mila euro al Km e non di mille come eventualmente potrà essere.

Pubblicato: 22 marzo 2017
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