La storia

Il primo nucleo di personale in divisa, alle dipendenze della provincia, risale agli inizi degli anni ’50, quando all’Ente furono assegnate competenze di polizia venatoria, allora gestite dal Comitato della Caccia.
Entrarono a far parte delle guardie venatorie uomini provenienti dagli uffici provinciali del Ministero dell’Agricoltura e Foreste, allora i requisiti richiesti erano il possedere una bicicletta ed un fucile da caccia, successivamente, nel corso degli anni sessanta, fu assunto altro personale, i requisiti furono modificati e le assunzioni avvennero con concorso pubblico.

Si arrivò alla costituzione di un servizio che si occupava prevalentemente di gestire le zone di ripopolamento e cattura e le oasi, le guardie non avevano praticamente orario e molte dovevano risiedere nel luogo dove erano comandati in servizio.

Sempre agli inizi degli anni ’60 fu costituito un nucleo di vigilanza sulla pesca che aveva competenze sia in mare che nelle acque interne, il servizio fu dotato di una motovedetta.

Gli uomini della vigilanza pesca dovettero affrontare il problema della pesca di frodo praticata con esplosivo, allora era relativamente facile procurarsi materiale esplosivo prelevandolo da residuati bellici, questa pratica diffusa lungo tutta la costa, isole comprese, ebbe termine praticamente nel 1975 quando fu denunciato l’ultimo “bombarolo”.

Agli inizi degli anni 80, quando le province sembravano avviate ad entrare a far parte del lungo elenco degli enti inutili, da sopprimere, e le regioni nate da poco cominciavano lentamente a funzionare vi fu un generale ripensamento istituzionale che portò all’attuale status che vede nella provincia l’ente intermedio tra il comune e la regione, rappresenta la propria comunità, ne cura gli interessi e ne promuove lo sviluppo, (D.L.vo 267/2000 art.3) con ampie competenze proprie e delegate.

Le accresciute funzioni della provincia soprattutto in materie ambientali hanno influito profondamente sull’evoluzione dei servizi di vigilanza riunificati nel Corpo di Polizia Provinciale.

 

Pubblicato: 02 agosto 2018Ultima modifica: 23 gennaio 2019
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