ClicArt: barlumi di arte. L’arte contemporanea invade il Sistema Museale provinciale.

La velocità e l’immediatezza dello scatto fotografico sono elementi ottimali per narrarare il mondo giovanile e il nostro tempo. Ed è dalla fotografia che parte il progetto ClicArt: barlumi di arte, presentato nella sede della Provincia di Massa-Carrara, e più prorpiamente dall’uso della fotografia intesa come supporto ormai universalmente condiviso dai social media per realizzare un percorso di mediazione sociale e culturale e di narrazione del patrimonio in chiave interculturale che si concretizzerà nella realizzazione di due opere d’arte e di un originale diario di bordo  di progetto.

Un gruppo di 12 ragazzi di diversa provenienza che frequentano il CPIA, il Centro per l’istruzione degli adulti di Massa-Carrara affiancherà due artisti, Luca di Giamberardino e Samantha Calligaris Klein nella realizzazione di due opere incentrate su tematiche diverse legate al mondo giovanile per creare una produzione artistica che sia medium tra  musei e nuove generazioni. Il gruppo sarà poi seguito nel mese di novembre da Michel Assenmaker artista e curatore belga che  rimarrà sul nostro territorio per un’intera settimana seguendo artisti e studenti nella realizzazione di workshop e  laboratori e nell’allestimento delle opere.

Il progetto, presentato dall’Istituto Valorizzazione Castelli come capofila e gestore del Sistema Museale provinciale e dal CPIA di Massa-Carrara  all’interno del bando regionale “Toscanaincontemporanea 2019”,  ha ottenuto parte del finanziamento

A illustrarne i contenuti nel corso di una conferenza stampa sono stati il presidente del provincia, Gianni Lorenzetti, il presidente dell’Istituto Valorizzazione dei Castelli, Corrado Lattanzi, gli assessori Veronica Ravagli, del Comune di Massa, e Federica Forti, del Comune di Carrara, assieme alle docenti del CPIA, Erica Gambini e Alessandra Brenzini, alla presenza dei due artisti.

“Questo progetto curato dall’Istituto dei castelli – ha detto tra l’altro il presidente della provincia, Gianni Lorenzetti, conferma quanto sia importante il ruolo dell’IVC, un braccio operativo che può muoversi più agilmente rispetto alle vari istituzioni pubbliche, permettendo di fare rete rispetto ai singoli patrimoni di rilevanza artistica e culturale”.

ClicArt parte dall’uso di  strumenti “democartici”, intesi come tali in quanto accessibili alle grandi masse, pere dare loro un nuovo statuto puntando  non tanto alla qualità del prodotto fotografico, ma alla qualità e al valore dell’opera ultima e quindi del messaggio concesso dallo scatto fotografico, che nel contesto specifico potrà realizzarsi attraverso un cellulare, un tablet, un pc o anche una fotocopiatrice.

La fotografia sarà strumento per veicolare  messaggi e riflessioni sulla contemporaneità e la valenza dell’opera d’arte starà nel procedimento creativo nato, fin dal principio, per il click fotografico.

Nonostante la brevità dello scatto conclusivo, la preparazione dell’immagine starà nella fase concettuale di progetto, nel pensiero e nel processo creativo che implica una durata differente.

I Musei coinvolti nei percorsi narrativi e sedi iniziali di esposizione delle opere sono il Castello Malaspina di Massa, il Cap di Carrara e l’Archivio Museo della Memoria di Bagnone, ma ci sarà anche, infine, una “esposizione itinerante” delle opere che per tutto il 2020 interesserà  tutti i musei del Sistema Terre dei Malaspina e delle Statue Stele.

Pubblicato: 28 ottobre 2019
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